Remise en forme

L’inattività fisica è il 4 fattore di rischio

E’ del 1948 la definizione visionaria dell’Organizzazione Mondiale della Salute (WHO) del concetto di Salute:

<<uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale non la semplice assenza di malattia o infermità>>(World Health Organization, 1948).

Tale definizione ha dato un forte impulso nella direzione del <<raggiungimento per tutti del più alto livello possibile di salute>>(Jadad eO’Grady, 2008)e sebbene oggi appaia evidente la necessità di modificarla aggiornandola, all’epoca essa fu avanguardistica per l’ambizione a superare una definizione in negativo di salute come assenza di malattia e per aver ricondotto nella concezione di salute sia aspetti fisici, sia mentali sia sociali.

L’allungamento dell’aspettativa di vita richiede sempre di più di curare mente e corpo  in una relazione in cui  la salute del cervello non  prescinda dall’ottimale situazione fisica.

C’è la necessità di considerare la salute non più come mera assenza di malattia, ma come uno stato più globale di benessere legato strettamente ad un concetto olistico e soprattutto di prevenzione, promozione e mantenimento della salute dell’individuo promuovendo stili di vita salutari.

‘Più di 2500 anni fa, filosofi e medici come Platone e Ippocrate avevano notato l’associazione tra attività fisica e salute e tra mancanza di attività fisica e malattia (Kokkinos, 2012; Mckinney et al., 2016).

La questione non ha più ricevuto attenzione fino alla metà del XX secolo, ma attualmente l’importanza dell’attività fisica per la salute è motivo di preoccupazione evidente a livello mondiale.

Numerosi studi hanno dimostrato che l’attività fisica regolare contribuisce significativamente:

  • alla prevenzione e al trattamento delle malattie non trasmissibili (Coelho e Burini, 2009; Beaglehole et al., 2011),
  • a migliorare la fitness cardiorespiratoria e muscolare e la salute delle ossa (WHO, 2010).
  • a migliorare la salute mentale, la qualità della vita e il benessere (Penedo e Dahn,2005),

Sono stati inoltre riscontrati dei collegamenti tra attività fisica e biomarcatori del funzionamento cerebrale (Dishman et al., 2006; Mandolesi, 2017).

L’Organizzazione Mondiale della Salute raccomanda “per gli adulti (18-64 anni) almeno 150 minuti di attività fisica aerobica di intensità moderata nel corso della settimana, o almeno 75 minuti di attività vigorosa, oppure, in alternativa, una combinazione equivalente di attività moderata e vigorosa(WHO, 2010)”

L’attività fisica comprende attività svolte a scopo di piacere e/o ricreativo, spostamenti (es. a piedi o in bicicletta), per lavoro, faccende domestiche, gioco fisico, sport o esercizi pianificati in contesti quotidiani, in famiglia o in comunità (WHO, 2010). Al fine di ottenere i benefici connessi alla pratica regolare, l’OMS (WHO,2018) sostiene che l’attività fisica possa e debba essere integrata nei contesti in cui le persone vivono, lavorano e giocano.

Nonostante le evidenze positive e le scoperte relative all’attività fisica e ai suoi benefici per la salute a livello di singoli e società, i progressi nell’aumentare l’attività fisica a livello mondiale sono stati molto lenti (WHO, 2018). Oggi, a livello mondiale, l’inattività fisica è identificata come il quarto fattore di rischio di mortalità (WHO, 2010; Dumith et al., 2011) ed  è stata giudicata uno dei maggiori rischi per la salute pubblica nelle società moderne (Booth et al., 2000).

Nel documento 10 Ways to Love Your Brain l’Alzheimer Association Americana spiega come prendersi cura anche del proprio cervello.

Una buona salute del sistema cardiocircolatorio e del cuore può essere un fattore chiave nel preservare la giusta funzionalità celebrale. Tutti i problemi cronici che possono minare la salute cardiovascolare come obesità, ipertensione, ipercolesterolemia, mettono a rischio l’integrità mentale. Per un cervello in salute è necessario in estrema sintesi:

  • evitare disturbi di ansia o depressione che riducono la massa celebrale
  • alimentarsi con gusto ed equilibrio
  • Continuare ad imparare sempre .

Il dott. Normal Rankin della Cornell University di New York City sostiene che:

“ mantenere giovane il cervello richiede la voglia e determinazione di mantenere anche il fisico in buona salute , facendo sport a mangiando sano “.

La nostra offerta: 

Venerdì 9 aprile dalle ore 9.00 alle ore 12.00 sarà possibile effettuare un check gratuito.

Il colloquio prevende la presenza di un fisioterapista che darà indicazioni riguardanti l’attività fisica in palestra, una nutrizionista che se necessario darà consigli sull’alimentazione e una massofisioterapista che se opportuno indicherà quali trattamenti estetici sarebbero più efficaci e utili.

Alla fine del colloquio il team di specialisti metterà a punto un percorso creato su misura per soddisfare le esigenze del/della cliente.

Per maggiori info:

  • WhatsApp: +39 3517811731
  • Tel.: 0583491406 tasto 3
  • E-mail:info@martinicentromedico.it

 

 

 

 

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