La Sindrome Vertiginosa può essere classificata come una Distorsione della Percezione Sensoriale dell’individuo, che gli causa vertigini e perdita di equilibrio.
Si stima che questa sindrome colpisca circa il 30% degli individui dai 40 anni in poi.
Le vertigini che si manifestano possono essere suddivise in oggettive o soggettive.
Le prime sono le più comuni, e la rotazione che causano nel paziente riguarda l’ambiente esterno rispetto all’individuo, mentre le seconde, più rare, sono caratterizzate da una rotazione che riguarda l’individuo rispetto all’ambiente esterno, che rimane stabile.
Sintomi che spesso si associano alle vertigini sono nausea, vomito, sudorazione eccessiva, diarrea e tachicardia.
Le vertigini sono spesso dovute ad un problema dell’apparato vestibolare dell’orecchio interno, che è sede dell’equilibrio e che ci dà il senso di stabilità, oppure, più raramente, ad un problema che interessa l’encefalo.
Vediamo le cause più comuni delle Sindromi Vertiginose:
– Labirintite: il labirinto è l’insieme di tutti i canali semicircolari che costituiscono l’apparato vestibolare dell’orecchio. La labirintite è un’infiammazione del labirinto, che può verificarsi in seguito ad un’influenza, un trauma o, quando l’infiammazione è batterica, a seguito di un’otite. Le vertigini causate da questa infiammazione derivano dal fatto che il labirinto infiammato funziona erroneamente, e manda segnali confusi al cervello, che risultano nelle vertigini.
– Sindrome di Ménière: questa sindrome consiste in un accumulo dannoso di endolinfa, il liquido che scorre nei canali semicircolari del labirinto. L’accumulo di endolinfa interferisce con la trasmissione dei segnali nervosi, che sono responsabili della corretta regolazione dell’equilibrio, causando le vertigini e in alcuni casi anche la perdita dell’udito.
La Manovra di Epley è una terapia efficace in caso di infiammazione del labirinto. Consiste in una serie di manovre molto semplici che nella fase acuta dell’infiammazione vengono eseguite dall’otorino, per spostare i cristalli di carbonato di calcio che si sono formati nel canale semicircolare, così che non causino più le vertigini. Una volta ottenuto un miglioramento nella sintomatologia, che si riduce da un vero e proprio giramento ad una lieve oscillazione, simile al dondolìo di una barca, subentrerà il fisioterapista, che elaborerà una serie di esercizi per accompagnare il paziente verso il recupero totale delle normali funzioni di equilibrio.
La terapia tuttavia varierà di caso in caso, in base alle esigenze specifiche di ogni paziente.