Una rivoluzione chiamata endoscopia.
Osservare e curare i problemi dall’interno: i nuovi servizi del Centro Martini
L’endoscopia (dal greco ἔνδον èndon, “dentro, interno” e σϰοπή skopê, “osservazione”) è un metodo di esplorazione dal punto di vista medico che permette di visualizzare l’interno del corpo. Può essere utilizzata sia per la diagnostica, sia per l’esecuzione di interventi terapeutici (endoscopia operativa), sia ancora come strumento di supporto durante un intervento chirurgico.
La prognosi e la sopravvivenza del tumore del colon, dello stomaco e faringeo è strettamente correlata alla precocità della diagnosi, tanto prima il tumore viene individuato e trattato, tanto maggiore sarà la probabilità di essere curativi e radicali nel trattamento, migliorando drasticamente la prognosi.
Ad oggi l’endoscopia risulta fondamentale, anche grazie alla possibilità di effettuare piccoli prelievi della mucosa e di asportare polipi e altre lesioni.
‘Lo screening endoscopico per i tumori del colon-retto, ad esempio, eseguito anche una volta sola fra i 55 e i 64 anni previene il 20 per cento dei casi e dei decessi ed è un modo sicuro per ridurre il rischio di ammalarsi e morire per un tumore del colon-retto, anche per 15-20 anni’ (Fondazione Veronesi)
La conferma arriva da uno studio italiano che ha coinvolto oltre 34.000 persone e sottolinea, ancora una volta, l’importanza dello screening colorettale, una delle misure di prevenzione secondaria più costo-efficace, ma ancora sottovalutata da troppi cinquantenni nel nostro paese.
Il vantaggio dello screening endoscopico rispetto a quello con la ricerca del sangue occulto, infatti, è che l’esame permette non solo di identificare eventuali lesioni pretumorali o tumorali, ma di rimuovere direttamente gli adenomi prima che possano diventare pericolosi. (Ricercatori Città della Salute e della Scienza di Torino). L’endoscopia è un esame dotato di maggiore accuratezza diagnostica, richiede una buona pulizia intestinale e, se eseguito in lieve anestesia, è ben tollerato dal paziente (lo screening del CCR mediante colonscopia: esperienze italiane, Renato Fasoli Stefania Baroni Alessandra Picone G. Riccardo Centenaro Sergio Brunati)
L’endoscopia viene utilizzata anche per lo screening dell’apparato digerente. In questi casi l’endoscopia digestiva viene utilizzata per la diagnosi e, talvolta, il trattamento di patologie che interessano l’esofago, stomaco e l’inizio del piccolo intestino chiamato duodeno.
Uno studio ha evidenziato una riduzione del rischio di morte in seguito a diagnosi di tumore gastrico in pazienti che si sono sottoposti a gastroscopia fino a cinque anni prima della diagnosi.
La programmazione nel tempo di indagini endoscopiche e gastroscopiche di controllo permette di cogliere in tempo l’eventuale trasformazione neoplastica nel tumore dell’esofago nel tumore allo stomaco.
Eseguire una gastroscopia cinque anni prima o meno dalla diagnosi di tumore dello stomaco sarebbe associato a una riduzione della mortalità. A dimostrarlo è stata una ricerca i cui risultati sono stati pubblicati su Gastrointestinal Endoscopy. (luglio2021).
L’utilizzo dell’endoscopia come strumento e metodo di prevenzione, non deve far venire meno l’attenzione sui fattori di rischio.
Gli stili di vita e la familiarità sono da tempo chiamati in causa quali fattori di aumento del rischio di incidenza di patologie tumorali del colon e dello stomaco. Resta dunque fondamentale effettuare una prevenzione primaria controllando i citati fattori di rischio e assumendo sostanze dotate di effetto protettivo.
Centro Martini da anni si impegna ad aiutare gli utenti nell’attivazione della prevenzione primaria con servizi su misura, strutture e competenze per la salute di ciascuno.