Il Dolore Cronico alla Spalla. Solo una diagnosi corretta può stabilire da cosa dipende
La spalla ha una elevata mobilità articolare, che però paghiamo a caro prezzo. Lo stile di vita sedentario e il conseguente scarso tono muscolare, necessario per “proteggere” questa struttura, possono determinarne una sollecitazione eccessiva, da cui può conseguire una sindrome dolorosa. Se non affrontata con prontezza, questa situazione può cronicizzarsi, e diventare causa di importante disabilità. Esiste però un dolore localizzato alla spalla, che “mima” un problema articolare, ma che in realtà deriva da altre parti del corpo. Può provenire dai nervi che partono dalla colonna cervicale e che innervano la cute della spalla, o da organi interni che possono “riflettere” il dolore profondo in superficie proprio in questa zona, ad esempio il cuore, l’esofago, la pleura, la colecisti, il diaframma. Solo effettuando la diagnosi corretta sarà possibile scegliere la terapia più idonea. La fisioterapia “educa” i pazienti al movimento corretto, e in alcuni casi rappresenta, da sola, il trattamento di scelta. In caso di intervento chirurgico, è indispensabile come strumento di recupero.Per fare diagnosi nel dolore cronico alla spalla, e cioè identificare la vera causa del dolore, è necessario combinare i dati provenienti dall’esame clinico del paziente con una accurata anamnesi e con esami diagnostici adeguati. Tra questi ritroviamo in prima battuta la radiografia della spalla, esame rapido e indolore che ci permette di visualizzare le strutture ossee e loro eventuali anomalie (artrosi, fratture, lesioni) e l’ecografia, esame che non utilizza radiazioni ionizzanti e che viene eseguito facendo muovere la spalla al paziente e ci permette di analizzare tendini, la loro struttura, la presenza di lesioni, eventuali versamenti e i rapporti dinamici tra le strutture. In alcuni casi complessi o in previsione di intervento chirurgico può essere necessaria la Risonanza Magnetica (RM) senza contrasto.Più raramente la RM dopo iniezione di mezzo di contrasto all’interno dell’articolazione (instabilità).