Fin dai primi mesi di vita, il contatto con l’acqua rappresenta una straordinaria esperienza di gioco e di libertà in cui il bambino sperimenta le sue abilità motorie che saranno poi la base per camminare e correre. È’ un’attività che permette al bambino di conoscersi e riconoscersi all’interno di un ambiente diverso.
L’acquamotricità ha lo scopo di favorire una relazione affettiva privilegiata tra bambino e genitore in ambiente riconosciuto come eccellente mediatore relazionale: l’acqua, che avvolge e protegge, favorisce l’evolversi di esperienze condivise grazie al naturale richiamarsi all’esperienza della gravidanza.
Obiettivi e benefici dell’acquaticità neonatale
I corsi neonatali sono un’esperienza bellissima sia per il genitore che per il bambino; nell’ambiente acquatico, infatti, il neonato ritrova sensazioni simili a quelle provate nello spazio del ventre materno, il cui ricordo nei primi mesi di vita è ancora molto vivo.
Si tratta, per lui, di una regressione tranquillizzante che nel contempo lo mette in grande intimità con il genitore che lo accompagna e rafforza il loro profondo legame in un processo di reciproco affidamento.
L’attività motoria in acqua già a partire da i primi mesi favorisce, tramite i vari esercizi, lo sviluppo del tono muscolare e della coordinazione motoria, rende i bimbi, con il passare delle lezioni, più autonomi e sicuri e dal punto di vista emotivo si sentono gratificati grazie ai primi momenti di socializzazione con gli altri neonati.
Tutti gli stimoli a cui il bambino è sottoposto in acqua portano a un grande dispendio di energia, che si traduce, finita la seduta, in aumento dell’appetito e di rilassatezza, che favorisce il sonno notturno.
Ogni bambino avrà modo di raggiungere gli obiettivi con i propri tempi e le sue preferenze, allo stesso tempo riuscirà a sviluppare capacità muscolari e motorie più velocemente, molto dolcemente, con semplicità e divertendosi.
Quando si può cominciare?
I bambini possono entrare in acqua a partire da circa 3 mesi e devono essere accompagnati da un genitore. I due genitori possono alternarsi nelle lezioni, creando così stimoli diversi per il bambino.
E’ importante, ma non obbligatorio, iniziare l’acquaticità prima dei 6-8 mesi. Perchè? Oltre ai benefici della stimolazione psicomotoria l’inizio precoce permette di sviluppare attitudini in un momento dello sviluppo in cui il bambino è più sensibile agli stimoli sensoriali e non ha ancora la percezione degli spazi circostanti.
Metodologie
Il gioco è l’elemento fondamentale dell’acquaticità perché facilita la scoperta in maniera spontanea e naturale; per questo l’ambiente sarà fornito di pupazzetti, zattere galleggianti ed altri giochi che verranno utilizzati a discrezione dell’insegnante.
Si accompagna il neonato dal primo approccio con l’acqua, alle prime immersioni e ai tuffi. Sono assolutamente rispettati i tempi e il desiderio del piccolo, evitando così tutte quelle situazioni di tensione che influiscono negativamente con il rapporto con l’acqua e il percorso di crescita psicofisica.
Le lezioni sono strutturate in piccoli gruppo che consentono all’insegnante di avere una visione completa del lavoro permettendole di modificare gli esercizi proposti in base alle caratteristiche di ogni singolo neonato.
L’ambiente
Il Centro Medico Martini offre un ambiente acquatico ottimale. La vasca riabilitativa ha le dimensioni di 6×4 mt e presenta due differenti profondità: la parte più bassa ha una profondità di 1,30 mt mentre la parte più alta di 1,70 mt.
Le attività si svolgono in acqua calda alla temperatura di 32,5-33,5°C.
Informazioni
I corsi vengono tenuti su prenotazione da Jasmine Morelli, laureata in scienze motorie e in possesso del diploma di Acquamotricista Prenatale e Neonatale
per prenotare chiamare lo 0583491406 o inviare una email info@martinicentromedico.it.
Ogni incontro ha la durata di circa 45 minuti/un’ora, con cadenza settimanale.